Il Forum del Terzo Settore è stato voluto fra i primi firmatari del Patto per il clima e per lo sviluppo da alcuni giorni promosso dalla Regione Emilia Romagna. Questo riconoscimento conferma la costante presenza che il Terzo Settore ha avuto durante i mesi della pandemia ed il ruolo che ha oggi sul territorio. Il volontariato, l’associazionismo e la cooperazione sociale sono, infatti, un collante molto produttivo da conservare gelosamente in questi difficili momenti della nostra società.
Anche a Parma, infatti, come vuole la nuova legge sul terzo settore (d.lgs 117/17), sta diventando sempre più operativo il Forum del Terzo Settore che ha il compito di rappresentare, a livello provinciale, oltre che a livello regionale e nazionale, le oltre 1.000 realtà associative parmensi che si sono iscritte nel Registro Unico Nazionale.
La legge del Terzo Settore prevede, infatti, un Forum nazionale che ha il compito di rappresentare gli interessi di tutte le realtà del settore nei confronti del governo, i Forum regionali, i Forum provinciali ed i Centri Servizi per il Volontariato che in Emilia Romagna sono 4 con il compito di gestire tutti i servizi utili per l’attività dell’associazionismo. La Regione Emilia Romagna ha pure voluto attivare un Osservatorio regionale del Terzo Settore, formato da 15 rappresentanti di tutta la Regione che verrà rinnovato a fine gennaio.
Il Forum del Terzo Settore di Parma, grazie al contributo della Fondazione Cariparma ed al lavoro di Rossana Capasso, si è dotato di un sito ufficiale www.forumterzosettoreparma.it e di un indirizzo di posta elettronica forumterzosettoreparma@gmail.com, ha avviato le iscrizioni aperte a tutte le realtà del Terzo Settore che intendono riconoscersi nelle finalità della nuova legge. Possono, infatti, aderire sia le reti provinciali ma anche le singole realtà che avranno anche a disposizione uno spazio nel sito del Forum
In primavera, dopo un convegno già programmato per febbraio sulla situazione del Terzo Settore parmense, si terrà l’assemblea per il rinnovo dell’attuale Consiglio Direttivo che tre anni or sono ha avviato il percorso previsto dalla nuova legge.