Dal Forum del Terzo Settore:
CON IL PNRR PORRE LE BASI PER IL RILANCIO DELLE “AREE INTERNE”
Avviato un coordinamento del Terzo Settore per il sostegno alle aree fragili.
Anche il Forum Terzo Settore di Parma ha aderito all’invito del Forum regionale, guidato da Fausto Viviani, di sostenere con il PNRR, in particolare, i territori più deboli dell’Appennino, quelli definiti “Aree interne”. Questo il comunicato, condiviso con tutti i Portavoce provinciali in un recente webinar svolto a livello di Emilia Romagna, che ha visto anche la presenza del portavoce di Parma Eugenio Caggiati che ha sostenuto l’esigenza di uno stretto coordinamento fra le Aree interne del Parmense, oggi divise in parte con Piacenza ed in parte con Reggio..
“Le crisi ed il Covid, dice il comunicato finale, hanno come conseguenza l’aumento di diseguaglianze, povertà e solitudine; problematiche che stanno colpendo particolarmente la parte più fragile della popolazione.
Il rischio è che la crisi, economica e relazionale, oggi internazionale, si traduca, per sopravvivere, in una crescita di frammentazione e competizione anche all’interno del Terzo settore. Il primo dei problemi da affrontare è, quindi, come salvaguardare questa straordinaria presenza, fatta da decine di migliaia di associazioni che non sono un patrimonio dei presidenti delle associazioni, ma di tutta la nostra comunità regionale.
La crisi ha, però, accresciuto soprattutto le disuguaglianze dei territori. Le Aree interne dell’Appennino emiliano romagnolo e del basso ferrarese rappresentano la parte più fragile del nostro territorio dove il rischio di abbandono e spopolamento è all’ordine del giorno e dove i dati del calo demografico appaiono quasi irreversibili. Giusto perciò interrogarsi come Terzo settore su dove e come agire per favorire questa indispensabile rigenerazione per essere risorsa di resistenza ma soprattutto come co-programmatore e co-progettatore, con le pubbliche amministrazioni regionali e locali, di servizi e opportunità per uno sviluppo sempre più qualificato e sostenibile di tutti i territori
Anche per le Aree interne, quindi, il Terzo settore sta proponendo di utilizzare le risorse del PNRR per dare risposte sui quattro punti che riteniamo fondamentali: domiciliarità, prossimità, sostenibilità e digitalizzazione. Per favorire la domiciliarità le persone devono poter vivere a casa propria fino a quando lo desiderano e le abitazioni devono essere sempre più attrezzate per consentire mobilità e sicurezza con servizi domiciliari sempre più diffusi e garantiti. Un nodo altrettanto importante è quello della prossimità: intorno all’abitazione ci devono essere tutti quei servizi, pubblici, del Terzo settore e anche privati che garantiscano alle persone salute, autonomia e benessere. Per quanto riguarda la sostenibilità è evidente che i due nodi precedenti si debbano misurare con questo obiettivo e che le pratiche debbano essere svolte in ottemperanza a una sempre maggiore sostenibilità ambientale e sociale. Infine, c’è la risorsa del digitale: tutti e tre i punti nominati devono essere praticati e sviluppati usando nel modo più completo le tecnologie digitali, come del resto abbiamo dovuto apprendere e praticare in forma diffusa durante la pandemia.
Queste sono le quattro aree nelle quali, come Terzo settore, intendiamo innovare il nostro ruolo, all’interno di percorsi condivisi con le pubbliche amministrazioni e le rappresentanze sindacali.